ARTICOLO NBG - INTERVISTA DI SKIAZZO

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Il processo di crescita di un team eSports passa non solo dai risultati sportivi, ma anche dai content creator e dai social. Il Team Pulsar eSports A.S.D. sta lavorando molto in questo senso, per cercare di diventare una realtà molto importante a livello nazionale, e ha iniziato per questo una collaborazione con Cristian “Skiazzo” Bianchi, streamer su Twitch e TikTok che, attraverso le sue live, aiuta a far conoscere il Team Pulsar. 

Siamo riusciti a raggiungere Cristian, e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui, parlando sia del mondo di Twitch ma anche di come è nata la sua passione per i videogiochi.

Come nasce la collaborazione con il Team Pulsar?

“Ho iniziato da poco a fare streaming, e la collaborazione è nata da un paio di settimane. La mia storia è un po’ particolare: ho iniziato in un giorno di noia, con una live su TikTok, ma questa in pochi minuti è diventata praticamente virale, a causa della mia somiglianza con un altro streamer molto più famoso di me. Da lì mi sono detto che quasi quasi poteva essere una cosa molto interessante da fare. Per me si tratta di un hobby, non è il mio lavoro, ma è una cosa che mi diverte fare e quindi voglio proseguire. Il mio interesse principale è quello di creare molta interazione con la chat, e molto spesso mi diverto anche a giocare con le persone che mi seguono. La collaborazione con il Team Pulsar nasce dal fatto che ho seguito alcuni loro eventi, mi sono informato su di loro, e quindi li ho contattati per una collaborazione, e loro sono stati molto entusiasti nell’accettare la mia richiesta. Al momento la nostra collaborazione si basa sul fatto che io pubblicizzo in live le loro attività, ma spero in un futuro anche di portare nelle mie live qualche casting dei loro eventi, soprattutto per quanto riguarda Call Of Duty, che è il gioco principale che pto sul mio canale, o quantomeno di rendere ancora più attivo il nostro sodalizio”.

Ti piacerebbe entrare nel mondo competitivo per quanto riguarda Call Of Duty?

“Per quanto in realtà mi piacerebbe, il mio problema è il fatto che per poter praticare a livello competitivo si richiede uno sforzo molto grande che non posso permettermi. Ho vari amici che sono nel mondo competitivo e mi dicono che comunque hanno sessioni di allenamento molto dure e lunghe. Principalmente poi c’è il discorso del lavoro, che comunque mi toglie molto tempo, e quindi preferisco restare nell’ambito dello streaming e del gioco just for fun“.

Quanto è importante per te il rapporto con la community?

“Per me è di vitale importanza. Come detto, sin dall’inizio ho voluto impostare il mio canale in modo da avere un rapporto molto stretto con la chat e con i follower che mi seguono, e anzi sono praticamente loro a guidarmi durante le live anche sui contenuti da portare. Ad esempio mi capita spesso che a fine live mi chiedano di fare una determinata cosa, come le reaction ad altri video, oppure magari mi dicono quale gioco giocare, e io spesso gioco in loro compagnia. Mi piace molto che si sia creato un ‘rapporto’ tra me e i follower, e penso che sia un elemento importantissimo pe costruire qualcosa”.

Cosa ti aspetti da Call Of Duty Modern Warfare III?

“In realtà l’unica cosa che mi aspetto è che non sia un flop. La mia storia con Call Of Duty è molto particolare: il primissimo a cui ho giocato è stato Warzone, quando era esplosa la mania per il titolo. Non sono quindi un purista della serie, di quelli che ci giocano sin dai tempi di PS2. Ho scoperto la serie solo da poco, ma mi ha appassionato da subito e ho seguito tutta l’evoluzione di Warzone, prima con Rebirth, e poi con Verdansk, prima di passare alla nuova versione Warzone 2.0, che sto apprezzando tantissimo perché ha portato diversi cambiamenti nel movement che ben si adattano al mio stile di gioco. Per quanto riguarda il nuovo Modern Warfare, voglio aspettare e vedere qualche novità, per capire se è un gioco adatto a me oppure no, ma quasi sicuramente lo prenderò e lo porterò in live“.